La sentenza riguarda l'impugnazione di alcune delibere assembleari di una società, promossa da un socio di minoranza, relative: i) all'approvazione del bilancio 2019, ii) alla modifica dello statuto e iii) alla ricapitalizzazione della società. Il Tribunale di Milano ha dichiarato la nullità delle delibere riguardanti il bilancio e la ricostituzione del capitale, rilevando gravi irregolarità contabili, mentre ha respinto l'impugnazione della delibera di modifica statutaria. I fatti contestati: Accantonamento illegittimo nel fondo rischi: Il bilancio approvato con la delibera del 16 novembre 2020 conteneva un accantonamento di € 40.000 a un fondo rischi. Tale accantonamento è stato considerato illegittimo poiché non rispettava l'art. 2424-bis c.c., che prevede appunto che i fondi per rischi e oneri siano iscritti solo quando esistono perdite o debiti di natura determinata, la cui esistenza è certa o probabile. Il principio contabile OIC 31, paragrafo 27, inoltre, specifica che i fondi per rischi non possono essere costituiti per coprire rischi generici o passività non determinate. Nel caso in questione, il fondo rischi è stato iscritto senza che vi fosse una descrizione adeguata dell'evento che avrebbe giustificato tale accantonamento. Difatti, né il bilancio né la nota integrativa fornivano informazioni sufficienti sul rischio correlato o sulle ragioni specifiche per la costituzione del fondo. Secondo il tribunale l’omissione in questione ha reso impossibile comprendere la necessità del fondo e le modalità di determinazione del suo importo, violando i requisiti di chiarezza e trasparenza previsti dalla legge. Credito IVA errato: l'errata iscrizione del credito IVA ha determinato un'informazione finanziaria non chiara e non veritiera, violando così i principi fondamentali di redazione del bilancio. Conclusione: l’accantonamento ingiustificato del fondo rischi e l’errata registrazione del credito IVA hanno falsato la rappresentazione finanziaria, contravvenendo ai principi contabili che impongono una rappresentazione veritiera e accurata della situazione patrimoniale ed economica. Di conseguenza, la delibera è stata dichiarata nulla poiché basata su una situazione patrimoniale viziata da errori contabili, che hanno sovrastimato le perdite, facendo apparire necessario l'azzeramento del capitale sociale