Pubblicato il: Marzo 1, 2025 da
1. Presentare le dichiarazioni relative al periodo d’imposta anteriore a quello in cui è stata adottata la misura cautelare, se non è scaduto il termine di presentazione alla data di consegna dei beni.
2. Determinare, in via provvisoria, il reddito dei beni sequestrati secondo le disposizioni del titolo I, sezione I, del Tuir, con l’eccezione del reddito dei beni immobili che segue le regole dell’articolo 51, comma 3-bis, del Codice delle leggi antimafia.
3. Presentare, nei termini ordinari, le dichiarazioni relative ai periodi d’imposta interessati dall’amministrazione giudiziaria, eccetto il periodo d’imposta in cui la stessa cessa, e versare le relative imposte.
4. Utilizzare il codice fiscale del titolare dei beni, evitando di chiederne uno nuovo intestato alla custodia giudiziaria.
5. Se l’azienda sequestrata viene affittata a terzi, predisporre la dichiarazione Ires e Irap, indicando il codice fiscale del proprietario dell’azienda e inserendo i propri dati come dichiarante.
6. Adempiere agli obblighi Iva ordinari di fatturazione, registrazione, liquidazione, dichiarazione e versamento dell’imposta, utilizzando la partita Iva della società e indicando se stesso come dichiarante, previa presentazione del modello di variazione dati in base all’articolo 35 del Dpr 633/1972.