Con la sentenza n. 27923/2023, la Corte di Cassazione, Sezione Penale V, ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dall’imputato, stabilendo che l’affitto di un’azienda senza percezione dei canoni integra una condotta distrattiva. Tale condotta è stata ulteriormente aggravata dall’assenza di una completa documentazione contabile e dal persistente inadempimento degli obblighi nei confronti dei creditori. La Corte ha inoltre evidenziato la piena consapevolezza dell’imputato circa la natura dell’operazione, considerando la sua esperienza professionale nel settore e le sue partecipazioni in società collegate. Principi chiave della sentenza: La Corte ha ritenuto l’operazione distrattiva, poiché l’azienda è stata ceduta a terzi rinunciando ai ricavi potenziali, danneggiando i creditori. L’imputato, con partecipazioni in altre società legate all’operazione, non poteva ignorare la natura degli atti firmati, aggravata dalla sua esperienza professionale nel settore. È stata accertata l’omessa consegna di documentazione contabile completa, limitata a pochi esercizi, impedendo una ricostruzione patrimoniale accurata e la rilevazione di eventuali irregolarità. Conclusioni L'affitto di un'azienda deve essere gestito con la massima attenzione, soprattutto in contesti di crisi. Operazioni di questo tipo, se non supportate da una corretta pianificazione e dal rispetto degli obblighi contrattuali, possono compromettere i diritti dei creditori e avere gravi conseguenze legali. La gestione documentale riveste un ruolo cruciale, soprattutto in relazione alla bancarotta documentale. L’omissione o l’incompletezza della documentazione contabile non rappresenta solo una carenza tecnica, ma costituisce una violazione che può ostacolare la ricostruzione della situazione patrimoniale e finanziaria dell’impresa, diventando un elemento determinante per l’accertamento delle responsabilità e la tutela dei creditori.