La Corte di Cassazione, Sezione Seconda civile, con l'Ordinanza n. 1838/2024 del 05.07.2024 ha sollevato questione di legittimità costituzionale sul sistema del patrocinio a spese dello Stato nel caso di giudizi di tutela dei minori. DI COSA SI TRATTA? Nell’ambito dei processi regolati dalla legge n. 184 del 1983, che riguardano la protezione dei minori e l'adozione, emerge una problematica legata alla copertura delle spese legali. Ad oggi, la normativa ai sensi del D.P.R. n. 115 del 2002, art. 143, comma 1, non prevede che l’erario anticipi tali spese per gli onorari spettanti al difensore d’ufficio di un genitore che si trova in una situazione di insolvenza. LA QUESTIONE DI LEGITTIMITA' COSTITUZIONALE Gli Ermellini hanno ritenuto rilevante e non manifestamente infondata, la questione di legittimità costituzionale in riferimento all’art. 3 della Costituzione, evidenziando la disparità di trattamento che si verrebbe a creare: da un lato, i genitori insolventi vedrebbero compromesso il loro diritto a una difesa adeguata, dall'altro, i difensori d'ufficio rischierebbero di non vedere riconosciuto il proprio compenso per l'attività svolta. COSA POTREBBE CAMBIARE? Se la Corte costituzionale dovesse accogliere tale questione, si potrebbe aprire la strada a una riforma che imponga all'erario di anticipare gli onorari e le spese dei difensori d'ufficio in tali casi specifici. Tale cambiamento garantirebbe una maggiore equità nel trattamento dei genitori insolventi, assicurando allo stesso tempo una retribuzione per gli avvocati che si impegnano nella difesa d'ufficio. PERCHE' E' IMPORTANTE ? Tale situazione pone in evidenza l’importanza di un sistema di gratuito patrocinio uguale e giusto per tutti. Assicurare che ogni cittadino, indipendentemente dalla sua situazione economica, possa avere accesso a una difesa adeguata è un pilastro fondamentale dello Stato di diritto