- Pubblicato daValerio Zicaro
- -Giugno 5, 2025
- -Diritto societario, News
Tassatività, soccorso istruttorio e legalità nel nuovo Codice appalti 2023

Con la sentenza n. 900 del 20 maggio 2025, il TAR Toscana, Sezione III, ribadisce con forza alcuni principi cardine del diritto amministrativo contemporaneo, destinati a guidare l’intero sistema degli appalti pubblici dopo l’entrata in vigore del nuovo Codice dei contratti pubblici (d.lgs. 36/2023).
Il principio di tassatività delle cause di esclusione
Nessuna lex specialis può introdurre clausole escludenti ulteriori rispetto a quelle previste dalla legge. Ogni previsione difforme è nulla, ai sensi dell’art. 10, co. 2, del nuovo Codice. Si riafferma così il principio per cui la concorrenza si protegge con norme certe, tassative e predeterminate.
Il valore non negoziabile del soccorso istruttorio
In una gara per appalto integrato, la mancata dichiarazione nel DGUE del subappalto necessario non può tradursi in esclusione automatica, né la P.A. può autoescludersi dall’attivare il soccorso istruttorio. L’integrità e la par condicio tra operatori non possono essere sacrificate a favore di una visione formalistica e inefficiente della procedura.
Il principio del risultato: non un passe-partout, ma un criterio condizionato
L’art. 1 del d.lgs. 36/2023 non legittima scorciatoie: il risultato (tempestività, qualità, convenienza) deve essere perseguito nel rispetto della legalità, della trasparenza e della concorrenza. La discrezionalità amministrativa non può travalicare i limiti imposti dalla legge, né può trasformarsi in arbitrio sotto la bandiera dell’efficienza.
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