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REVOCA DELLE MISURE PROTETTIVE: MANCATA COLLABORAZIONE E ASSENZA DI PROSPETTIVE DI RISANAMENTO

Con provvedimento del 30 settembre 2024, il giudice delegato del Tribunale di Brescia ha disposto la revoca delle misure protettive richieste da una società in crisi nell’ambito della composizione negoziata della crisi, evidenziando una condotta non collaborativa e l’assenza di prospettive concrete di risanamento. I punti chiave del provvedimento sono i seguenti: Richiesta Misure Protettive: La società ha chiesto la conferma delle misure protettive ex art. 19 CCII nell’ambito della composizione negoziata della crisi. Parere Negativo: È emerso che: • Non ci sono trattative concrete con i creditori • Non esiste una proposta di acquisto per il ramo d’azienda • La società è inattiva da mesi • La documentazione è carente e la collaborazione insufficiente Decisione del Giudice: Revoca delle misure protettive, considerando che la richiesta della società fosse un abuso dello strumento, finalizzato a bloccare le azioni dei creditori piuttosto che risanare. Condanna Spese: La società è condannata a rimborsare le spese di lite dei creditori, con importi minimi secondo D.M. n. 55/2014.

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