- Pubblicato daMario Grandinetti
- -Giugno 13, 2025
- -Diritto societario, Finanza agevolata, News
Le startup innovative 2025 sono una leva fondamentale per l’economia digitale e tecnologica del nostro Paese. Regolate dal D.L. 179/2012, rappresentano una forma societaria agevolata, rivolta a imprese ad alto contenuto innovativo. Il legislatore ha previsto per queste realtà una serie di semplificazioni e vantaggi fiscali, contributivi e societari, confermati e ampliati anche per il 2025.

Che cos’è una startup innovativa
Le startup innovative rappresentano una forma societaria introdotta nel nostro ordinamento con il D.L. 179/2012, pensata per promuovere l’imprenditorialità ad alto contenuto tecnologico. Si tratta di società di capitali – anche in forma cooperativa o semplificata – che, rispettando una serie di requisiti, accedono a un regime agevolato sotto il profilo fiscale, giuridico e contributivo.
Nello specifico una startup per essere innovativa deve essere costituita da meno di cinque anni, avere sede in Italia (o una stabile organizzazione in Italia) e non distribuire utili. Il suo oggetto sociale deve riguardare esclusivamente o prevalentemente lo sviluppo, produzione e commercializzazione di beni o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.
Per rientrare nel regime, è necessario che la società possieda almeno uno tra i seguenti requisiti:
-impieghi in R&S pari ad almeno il 10% del valore della produzione (soglia ridotta nel 2025);
-utilizzi personale altamente qualificato (laurea magistrale o dottorato);
-detenga diritti su brevetti, marchi o software registrati.
Le novità giuridiche e fiscali del 2025
Nel 2025, la normativa è stata aggiornata per incentivare ulteriormente l’adozione del modello startup innovativa. La costituzione può ora avvenire completamente online tramite piattaforma ufficiale e firma digitale, senza notaio se si utilizza lo statuto standard.
In ambito fiscale, le principali novità includono:
-collegamento diretto al Piano Transizione 5.0 con accesso agevolato a crediti d’imposta per investimenti digitali e green;
-riduzione della soglia minima per spese in R&S (da 15% a 10%);
-deduzione IRES al 50% per le imprese che investono in startup localizzate nel Mezzogiorno;
-proroga della detrazione IRPEF al 30% per investitori persone fisiche.
A queste si aggiungono il rifinanziamento del Fondo Nazionale Innovazione e l’estensione della copertura dell’Fondo di Garanzia PMI fino all’80% per i finanziamenti alle startup.
Vantaggi fiscali e operativi delle startup innovative 2025
Le imprese che ottengono l’iscrizione nella sezione speciale del Registro delle Imprese accedono a numerose agevolazioni. In primo luogo, sono esentate da imposta di bollo e diritti camerali. Hanno accesso diretto a incentivi per la ricerca, digitalizzazione, internazionalizzazione e possono usufruire di forme di remunerazione flessibili come stock option e work for equity, anche a favore di collaboratori esterni.
Questi strumenti possono beneficiare di un regime fiscale agevolato, a condizione che restino sotto la soglia annuale dei 15.000 euro per persona.
Adempimenti e gestione annuale
La costituzione digitale semplifica l’iter iniziale. Dopo l’iscrizione, la startup deve ogni anno autocertificare il possesso dei requisiti. In caso di mancata comunicazione o perdita di uno dei requisiti, si decade dal regime agevolato.
La società può comunque essere convertita in società ordinaria senza obbligo di liquidazione.
Conclusioni
La startup innovativa nel 2025 rappresenta una scelta strategica per chi intende avviare un’attività imprenditoriale in ambito tecnologico, digitale o scientifico. Il quadro normativo aggiornato, unito a una fiscalità incentivante e alla possibilità di accesso semplificato a fondi pubblici e privati, ne fanno uno strumento potente, soprattutto se pianificato con il supporto di un consulente esperto in diritto societario e finanza agevolata.
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