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La Super Società di fatto: un’analisi sull’ Insolvenza e la Liquidazione Giudiziale

A cura di Marco Cavaliere

Nel panorama giuridico italiano, la figura della “super società di fatto” ha acquisito rilevanza a seguito della crescente attenzione riservata alle pratiche economiche e societarie non formalmente riconosciute. Questo concetto si riferisce a una realtà giuridica irregolare in cui più soggetti, tra cui persone fisiche e giuridiche (società di capitali e di persone), operano in modo tale da agire come un unico ente economico, pur non avendo una struttura societaria regolarmente costituita. In tale contesto, l’estensione delle procedure di liquidazione giudiziale ai soggetti coinvolti in una super società di fatto è diventato oggetto di attenzione giurisprudenziale.

La Definizione e gli Elementi Fondamentali della Super Società di Fatto

Una super società di fatto, come definita dalla giurisprudenza, è una “società irregolare” composta da più entità giuridiche (sia persone fisiche che giuridiche) che collaborano in modo tale da far pensare a un unico soggetto giuridico, malgrado l’assenza di una formalizzazione contrattuale della società. La sua esistenza è sottoposta a diversi accertamenti da parte degli organi giuridici, che devono verificare una serie di elementi indicativi, alcuni dei quali possono anche essere provati in modo indiziario o presuntivo.

Il Tribunale di Genova con provvedimento del 30 giugno 2023, indica i principali indici che devono emergere per la configurazione di una super società di fatto sono:

  1. Un fondo comune differenziato rispetto a quello dei soci.
  2. L’esistenza di un’attività economica propria e svolta dalla super società.
  3. L’affectio societatis, ossia la comune volontà dei partecipanti di collaborare per il raggiungimento di obiettivi economici.
  4. L’uso condiviso di beni sociali appartenenti al patrimonio comune.
  5. La commistione dei patrimoni e dei beni dei partecipanti nel tempo.

Tutti questi elementi sono necessari per poter considerare una realtà economica come una super società di fatto, sebbene la mancanza di uno di questi possa compromettere il riconoscimento formale della stessa.

Gli aspetti giurisprudenziali del fallimento della super società di fatto

La giurisprudenza italiana, a partire da una serie di pronunce della Corte di Cassazione (5458 del 22 febbraio 2023), ha approfondito i presupposti necessari per dichiarare il fallimento della super società di fatto. È necessario che la situazione di insolvenza sia accertata non solo per il singolo soggetto fallito, ma per l’intera entità che risponde del passivo.

Secondo la Cassazione, la sussistenza di una super società di fatto è legata a un’importante condizione: l’esistenza di un comune intento sociale, che implica la gestione condivisa di un’attività economica e il perseguimento di interessi comuni tra i soggetti coinvolti. In altre parole, non basta che i partecipanti abbiano semplicemente agito in comune, ma è necessario che questa attività economica risulti orientata e strutturata come una vera e propria organizzazione societaria, seppur non formalizzata.

L’insolvenza, come chiarito dalla Corte, non può essere dedotta dal semplice squilibrio tra attività e passività, ma deve essere valutata in relazione all’incapacità dell’impresa di continuare a operare sul mercato, ossia da una situazione di impotenza strutturale, che si traduce nella difficoltà a far fronte alle obbligazioni con mezzi ordinari.

Estensione della liquidazione giudiziale alle Super Società di Fatto

La possibilità di estendere il fallimento a una super società di fatto è stata oggetto di approfondimento giuridico, anche nella sentenza della Corte di Cassazione del 29 dicembre 2023 (n. 36378). Il punto cruciale riguarda l’accertamento dello stato di insolvenza di una super società di fatto e dei suoi soci. È stato stabilito che, quando emerge che un’impresa, apparentemente riferibile a un unico soggetto (imprenditore individuale o società), è in realtà legata a una super società di fatto, i debiti sono imputabili all’entità economica complessiva e non al singolo partecipante.

In questi casi, la liquidazione giudiziale può essere esteso ai soci illimitatamente responsabili, ossia a tutte quelle persone fisiche e giuridiche che hanno partecipato all’attività della super società di fatto. È quindi possibile che il fallimento di un imprenditore o di una società estenda i suoi effetti a tutte le entità coinvolte nell’impresa comune, con tutte le conseguenze giuridiche che ne derivano.

Elementi di Valutazione della Situazione Economica

Per determinare lo stato di insolvenza della super società di fatto, il giudice deve effettuare un’analisi approfondita della situazione economica e patrimoniale delle entità coinvolte. In questo processo, la giurisprudenza suggerisce di analizzare:

  1. I bilanci delle società partecipanti, verificando la redditività operativa attraverso il rapporto tra reddito operativo e valore della produzione.
  2. Il margine operativo lordo (EBITDA) e il reddito operativo netto (EBIT), che forniscono un’indicazione della capacità della super società di fatto di generare risorse sufficienti a far fronte agli impegni.
  3. La verifica delle posizioni debitorie e dei conti pendenti con l’erario, che potrebbero segnalare una crisi di liquidità e l’impossibilità di soddisfare regolarmente le obbligazioni.

Infine, nel caso in cui il fallimento della super società di fatto venga accertato, i debiti assunti, pur se in nome proprio, devono essere imputati alla super società se risultano direttamente connessi all’attività economica svolta dal gruppo di soggetti coinvolti.

Conclusioni

Il concetto di super società di fatto, pur nella sua irregolarità, rappresenta un’importante realtà economica che, pur non avendo una struttura societaria formale, può dar luogo a significativi effetti giuridici, soprattutto in materia di insolvenza e fallimento. La giurisprudenza ha fornito una cornice di regole che permette di identificare quando una tale entità è effettivamente esistente, e quando le sue obbligazioni possono essere attribuite agli enti coinvolti, con conseguente estensione del fallimento rectius liquidazione giudiziale.

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