Sono inopponibili al fallimento i contratti bancari privi di data certa
La Cassazione ha confermato che i contratti bancari privi di data certa non sono opponibili al fallimento e che neanche gli estratti conto possono valere come prova del credito.
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La Cassazione ha confermato che i contratti bancari privi di data certa non sono opponibili al fallimento e che neanche gli estratti conto possono valere come prova del credito.
Il tribunale, su denunzia ex art. 2409 c.c., ha revocato l’amministratore per gravi irregolarità gestionali, nominando un curatore speciale e un amministratore giudiziario.
Una società, subentrata per fusione, ha proposto ricorso per cassazione, ma l’intimata ne ha eccepito l’inammissibilità poiché estranea al giudizio di merito originario.
La Corte Costituzionale chiarisce che i soci di società semplice devono essere convocati anche nel giudizio sulla fallibilità della società per garantire piena difesa.
Il Consiglio di Stato ribadisce che l’equivalenza tecnica non legittima offerte aliud pro alio: valutazione discrezionale ma conforme a ragionevolezza e progetto di gara.
Il Tribunale di Milano chiarisce che l’impugnazione di delibere sul bilancio non può essere sottratta al giudice, e respinge l’accusa di abuso di maggioranza
La Cassazione ribadisce il divieto di nuovi mezzi di prova in appello, salvo cause non imputabili, e censura l’ammissione tardiva in violazione dell’art. 345 co. 3 c.p.c.
La Corte Costituzionale estende all’impresa familiare la tutela per i conviventi di fatto, eliminando la disparità coniugale e affermando la centralità del lavoro.
Il gestore del lido è responsabile in base all’art.2051 c.c., deve garantire sicurezza; il danneggiato prova il nesso, l’assicurazione offre entro 90 giorni.
La Cassazione annulla l’assoluzione del datore: la condotta del lavoratore non interrompe il nesso causale se manca formazione sui rischi legati alla macchina usata.