Sono inopponibili al fallimento i contratti bancari privi di data certa
La Cassazione ha confermato che i contratti bancari privi di data certa non sono opponibili al fallimento e che neanche gli estratti conto possono valere come prova del credito.
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La Cassazione ha confermato che i contratti bancari privi di data certa non sono opponibili al fallimento e che neanche gli estratti conto possono valere come prova del credito.
La Cassazione riconosce che il socio receduto, se il recesso è annullato ex tunc, riacquista la legittimazione ad impugnare le delibere revocatorie della causa del recesso.
Il recesso è efficace da quando viene portato a conoscenza della società.
La Cassazione esclude il risarcimento al socio per perdita quota o utili non deliberati, ribadendo il concetto di danno diretto ex art. 2395 c.c.
La mancata tenuta della contabilità e la distrazione di beni giustificano l’applicazione del criterio del deficit fallimentare nella responsabilità ex art. 146 L.F. e art. 2394 c.c.
La Cassazione stabilisce la competenza del tribunale fallimentare sull’azione revocatoria dell’atto di scissione societaria. Ecco i principi chiave della decisione sulle competenze
Le proposte di concordato, incluse quelle del debitore, possono essere modificate solo fino a 15 giorni prima dell’adunanza creditori, come confermato da Cass. ord. 29.12.2024, n. 34828.